La generazione Fb …''Gioventù bruciata''?

19 ottobre 2015

Vorrei che ci fosse un solo giorno in cui io non debba sentirmi così confuso e non debba provare la sensazione di vergognarmi di tutto”. Una delle più celebri frasi di James Dean nel celeberrimo film “Gioventù bruciata”....il giovane ribelle che vive un profondo disagio interiore in famiglia e fuori casa.



     
Il film diventa il simbolo della gioventù sbandata e priva di valori di orientamento in un'America con le nuove generazioni in fermento; tra di essi i sognatori, scrittori e poeti del nuovo tempo che vivono precari, in un’ispirata follia che li spinge a cercare un
equilibrio in un mondo in continuo movimento.

Cosa distingue i giovani di oggi dai giovani del 1952? Il progresso tecnologico, i social network hanno realmente portato un progresso “sociale” o il disagio adolescenziale è rimasto il medesimo? La risposta potrebbe sembrare banale, ma qualcuno potrebbe sostenere che i ragazzi di oggi, seppur alternativi, nell’epoca dei tablet, facebook, whatsapp e instagram non appartengono ai ribelli senza causa delle bande giovanili del secondo dopoguerra…ma ne siamo così certi?

La corsa sfrenata alla “condivisione” e alla creazione di un “profilo” perfetto non è forse paragonabile alla giacca di pelle e alla gelatina che decretavano l’appartenenza ad una banda? Apparire amici di tutti, appartenere ad un gruppo e autocelebrarsi, eppure … “sentirsi così confusi

I giovani sono gli stessi ieri, oggi e sempre, cambia il modo di urlare il bisogno di attenzione, cambiano i costumi ma l’urgenza di vivere è la stessa.

Non rimane che il dovere di aiutarli a traghettare fino all’età adulta ascoltando il loro grido.

 



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