Il programma PIAAC (Program for the International Assessment of Adult Competencies) ha evidenziato che nel nostro Paese le competenze linguistiche e scientifiche tra gli adulti (cioè la popolazione compresa tra i 16 e 65 anni) sono al di sotto delle media dei Paesi coinvolti nel programma. Ultimi della classe per quanto riguarda le competenze alfabetiche; penultimi per quanto riguarda la matematica: solo gli spagnoli con i numeri se la cavano peggio di noi. Le due classifiche sono, invece, guidate dai Paesi del Nord Europa, Finlandia in testa, e dal Giappone.
Come viene confermato dalla classifica, le competenze della popolazione sono correlate con il livello di istruzione. E a giustificare lo scarso risultato ottenuto basta la considerazione che quasi un italiano su due non ha un diploma: il 45% della popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni non ha concluso la scuola secondaria superiore. Ben al di sopra della media europea che è del 25%! Solo il 15% della popolazione, poi, raggiunge un titolo post diploma (in Europa è il 27%), anche a causa della mancanza di percorsi di alta specializzazione superiore: a differenza del resto d’Europa, infatti, i percorsi post diploma in Italia sono perlopiù accademici.
Altro dato preoccupante è quello dell’abbandono scolastico, che tra i quindicenni e i diciannovenni arriva al 18%. Di questo 18%, molti andranno ad arricchire le fila dei NEET (acronimo di Not (engaged) in Education, Employment or Training), giovani tra i 16 e i 29 anni che non studiano, non lavorano né fanno tirocinio, le cui competenze sono limitate rispetto a quelle dei loro coetanei, impegnati in attività formative o lavorative.
Se anche tu fai parte di quel 45% che non ha terminato la scuola superiore sappi che noi organizziamo corsi per il recupero degli anni scolastici con la possibilità di fare anche 2 anni in 1.