Gli studenti delle medie si preparano a decidere del loro futuro. Saranno pronti?

13 febbraio 2015

Il 15 Gennaio 2015 è iniziato il mese di orientamento per oltre 500mila quattordicenni italiani. Un mese per capire cosa fare del proprio futuro, come proseguire gli studi una volta finite le scuole medie e come approcciarsi al mondo “dei grandi”.



Una scelta difficile, quella della scuola superiore, che non sempre si rivela giusta. Secondo una recente indagine di AlmaDiploma, infatti, un ragazzo su due si dice pentito della decisione presa. Su 100 intervistati, ben 46 studenti hanno ammesso che tornando indietro cambierebbero indirizzo o scuola, per studiare materie diverse (41%), prepararsi meglio al mercato del lavoro (21%), affrontare materie più attinenti con il successivo percorso universitario (15%). La colpa, secondo il direttore di AlmaLaurea Andrea Cammelli, sarebbe di una scelta compiuta troppo precocemente. L’alternativa, suggerisce Cammelli, potrebbe essere quella di posticipare ai 16 anni il momento della scelta del proprio futuro, dopo un primo biennio comune.

Alla luce di questi dati fa ancora più rumore la seconda statistica sottolineata dall’indagine, il numero cioè di studenti che prosegue gli studi fino all’Università: poco più del 50% (di cui solo il 35% concluderà il percorso fino alla laurea).

Il ministro Giannini garantisce che verrà fatto tutto il possibile per aiutare i ragazzi e le famiglie a orientarsi al meglio, chiedendo anche uno sforzo ulteriore ai professori. Tra le medie e le superiori, infatti, si registra oggi la maggiore dispersione scolastica, e gli studenti non possono e non devono essere lasciati soli nella decisione.

Tutor specializzati, un portale ministeriale per l’orientamento chiamato “Io scelgo, io studio”, un test del Miur per instradare gli alunni, il sito Georientiamoci della Fondazione Geometri Italiani, un kit multimediale distribuito nelle scuole e le tradizionali visite agli istituti sono oggi le armi a disposizione degli studenti per affrontare questa difficile decisione. Saranno sufficienti per accompagnare gli studenti nelle prime difficili scelte della loro vita?



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